Che cosa dire di me?
Io sono Sae e questo
è il mio primo blog.
Credo che ci scriverò
un po' di tutto quello
che mi piace e non...
insomma una finestra
aperta sul mio mondo!
Benvenuti!! )o(
Come dice il titolo "ritorno a teatro!". Ovviamente non lo sapete ma fin da piccola ho sempre nutrito una grandissima passione per la recitazione...ora voi penserete...che scatole questa canta recita, manca solo il ballo!!
In effetti per un anno ho anche ballato, ma è stata un'esperienza talmente deludente che ho appeso le mezzepunte al chiodo insieme con gli scaldamuscoli!!
Tornando a noi, come dicevo, ho sempre avuto una grande passione per il teatro. Fin da piccolissima già me la recitavo e cantavo da sola, tanto che spesso le maestre sia dell'asilo che delle elementari mi chiedevano o chi cantare una canzone oppure di improvvisare una scenetta, quindi capitava che venivo portata di classe in classe o per una cosa o per l'altra!
Vista questa mia particolare inclinazione, i miei genitori furono convinti a portarmi ad un provino pubblicitario, purtroppo era solo una fregatura per rubare soldi alle persone e così terminò il mio esordio nel mondo dello spettacolo a soli 5 anni....le foto dovrei ancora avercele da qualche parte...
Da quel momento in casa mia ogni strada in tal senso era croce nera. Perciò per molto, moltissimo tempo, pur continuando a recitare da sola come una idiota fatta e finita davanti all'armadio a specchi della stanza dei miei genitori, non ebbi mai il coraggio di chiedere o di tentare un corso di recitazione.
A 17 anni cercai di iscrivermi al laboratorio teatrale del mio liceo ma...al momento dei fatti me la sono fatta sotto e non ci sono andata più XD!
Avevo sviluppato una timidezza che non ci credereste!
Così si arriva ai miei 19 anni. A lavoro da mio padre si era creata una compagnia di attori amatoriali che da qualche anno rappresentavano una commedia napoletana. A pochi mesi dalla rimessa in scena della stessa però venne a mancare una delle attrici. E così quando mio padre mi sfidò a provarci per vedere di che cosa ero capace, pur morendo di paura, decisi di fare un tentativo fosse anche solo per dimostrare che non ero una codarda!
Ebbene la prima andò bene, la seconda commedia ancora meglio e poi mi ritrovai ad un corso di formazione per il mio attuale lavoro, dove mi ritrovai mio malgrado altre due volte sul palcoscenico.
Ma da quella volta sono passati già 3 anni e ora confesso che cominciavo a sentirne la mancanza...
Così avevo deciso di provare a mettere in piedi un musical, nello specifico "La bella e la bestia".
Ma la ricerca degli attori si sta purtroppo rivelando infruttuosa anche se è davvero qualcosa che vorrei fare....
Perciò poche sere fa mia sorella rientra a casa e mi dice che nel mio paese, al teatro comunale, sono aperte le iscrizioni per un corso di teatro.
Confesso che inizialmente non avevo proprio intenzione di iscrivermi, ma dal momento che ogni tanto come vi ho detto faccio dei colpi di testa ebbene in un pomeriggio, da che ero andata solo per informarmi mi sono ritrovata iscritta.
E così questo martedì ricomincio! Mamma mia quanto tempo è passato!
Questa volta vi spiegherò come cucinare gli gnocchetti al salmone.
Da giovedì scorso mio padre non si è sentito molto bene, ha avuto un'infezione dovuta alla formazione di un calcolo forse, e così è stato molto male e con la febbre altissima, 40 e passa! Tanto che ha collassato ToT
Quindi sono stati giorni non proprio tanto tranquilli tra prontosoccorso e casa, non riuscivamo a fargli scendere la febbre e così eravamo tutti un po' preoccupati -_-
Ad un certo punto mio padre era talmente provato dalla febbre alta che momenti vedeva doppio e che per poco no faceva testamento!!
Ora la dico comica per sdrammatizzare ma vi assicuro che era proprio uno straccio!
Adesso sta meglio ma ancora fa un po' il moribondo...^__^ Del resto il mio papino non è abituato a stare male ed anche noi non siamo abituati a vederlo stare male quindi...coccoliamolo ancora un po'!
Ma come arriviamo da questo agli gnocchetti al salmone? Ve lo spiego subito.
Ogni volta che c'è qualcosa che mi preoccupa o che mi stressa in modo particolare, io mi butto in cucina. Mi piace molto cucinare, qualcosa mi viene bene e qualche altra cosa un po' meno ma di solito me la cavo....in realtà la vera guru e maestra della cucina in casa nostra è mia madre che vi garantisco è un asso ai fornelli! Io mi limito ad imparare da lei.
Ora vista la dieta ed il fatto che comunque morivo di fame...dal momento che c'era depressione generale in giro ho pensato che mangiare pasta e sugo bollito e senza olio era veramente troppo!
Così ho preso gli ingredienti per il sugo al salmone e ho fatto gli gnocchetti...niente tira più su di qualcosa di buono da mangiare!
La ricetta è di riuscita garantita e molto semplice da preparare...il fatto che riesca bene anche a me è tutto dire!
Bene ora passiamo ai nostri gnocchetti al salmone!! *__*
Ingredienti x 4 persone :
- Salmone affumicato 150 gr.
- Gnocchetti di patate 400 gr.
- Una noce di burro
- Cipolla
- Peperoncino
- Prezzemolo fresco tritato q.b.
- Panna fresca
- Brandy
- Pomodori pelati
Preparazione :
Bene ora passiamo a preparare la salsa per i nostri gnocchetti ^__^
Prima di tutto tritare finemente gli ingredienti, quindi prendiamo una cipolla piccola dividiamola a metà e mettiamo in frigo l'altra. Trituriamo finemente la cipolla ( è importante che sia tagliata in pezzetti molto piccoli perchè non si deve avvertire nella salsa) e tagliamo in pezzetti molto piccoli anche il salmone affumicato (in questo caso invece la grandezza dei pezzeti del salmone è a gusto personale. Per quanto mi riguarda preferisco tagliarlo in pezzetti piccoli di modo tale che risultino omogenei con la salsa, ma si possono anche fare pezzetti più grandi se preferite.)
A questo punto prendete una padella abbastanza grande (dovremo farci saltare i nostri gnocchetti dopo!) e mettetela sul fuoco con una noce di burro o poco di più secondo il vostro gusto.
Appena il burro sarà sciolto prendete la cipolla e mettetela in padella lasciandola dorare, mi raccomando senza farla bruciare!!
Faccio un'annotazione, per questa volta le foto sono prese da internet e quindi non sono della mia personale preparazione ma solo indicative, lo dico perchè in base alla foto di sopra vi ricordo di tagliare la cipolla più finemente. La prossima volta che cucinerò gli gnocchetti metterò foto mie ^^
Quindi fate solo leggermente dorare la cipolla appena dorata mettete dentro il salmone e lasciatelo cuocere solo qualche secondo, qui bisogna essere un po' veloci, prima che il salmone sia del tutto cotto, aggiungere il peperoncino e un cucchiaio di brandy, mi raccomando il liquore deve essere brandy e che si tratti solo di un cucchiao o si sentirà troppo nella preparazione.
Fate evaporare il liquore per bene e fate cuocere il salmone ancora per un po', ma non troppo è importante che non arrivi a rosolare altrimenti dopo nella salsa risulterà un po' duro.
A questo punto prendete la scatoletta di pomodori pelati, un consiglio per quanto riguarda i pomodori pelati per quanto mi riguarda io prendo sempre quelli che provengono dalla provincia di salerno oppure da sarno, questo non solo perchè mia madre è una sana donna del sud, ma anche perchè dopo che testardamente ho provato altre marchè ho trovato che in effetti sono i migliori. Quindi potete anche evitare marche più famose o comprare direttamente la passata di pomodoro che in cucina serve a ben poco e resta sempre un po' aspra, perchè spenderete sicuramente di più senza per questo avere necessariamente un sapore migliore, a mie spese ho imparato che in cucina non è la marca che fa l'ingrediente ma sempre la qualità del prodotto che può essere anche sconosciuto ^__^
Quindi apriamo la nostra scatola di pomodori pelati e senza perdere tempo a passarli con un mixer, raccogliamo il sugo che c'è all'interno scartando i pomodori. Questi li metteremo da parte per parssarli magari dopo farci un bel sugo!!
Il sugo raccolto lo metteremo nel nostro soffritto di salmone ^^
Aggiungiamo sale quanto basta e abbassiamo leggermente la fiamma per far cuocere il sugo.
Quando il sugo sarà cotto, ve ne accorgerete perchè vedrere l'olio salire in superficie, prendiamo la panna fresca dal frigo. Piccola nota su questo punto, quando parlo di panna fresca intendo quella non zuccherata che si usa per fare anche i dolci, quindi la panna da montare. Chi di voi legge questa cosa per la prima volta non storca il naso per favore, la panna liquida è la migliore in questo tipo di preparazione e fa anche meno male! Inoltre lascia il composto ben liquido e privo di quel retrogusto grassoso che ha invece la classica panna da cucina che io invece non consiglio mai.
Quindi prendiamo la nostra panna fresca e la mettiamo nel nostro salmone con sugo, mi raccomando la colorazione non deve essere troppo rossa ma rosata al punto giusto. Alzate leggermente la fiamma continuando a mescolare per far amalgamare bene la panna con gli altri ingredienti.
Appena vedrete che la panna ha raggiunto il punto del bollore spegnete subito, non fate cuocere troppo la panna altrimenti si solidificherà troppo!
Più o meno il risultato dovrebbe essere simile alla foto che ho messo qui sopra ^_^
A questo punto potete mettere l'acqua sul fuoco, scegliete se salare o meno a seconda di come vi è venuta la salsa, se per esempio avete leggermente esagerato con il sale, potete evitare di metterlo nell'acqua della pasta ^^
Una volta che l'acqua bolle gettate dentro gli gnocchetti, ora altro piccolo consiglio, accendete di nuovo il fuoco sotto la salsa al salmone molto basso, appena vedrete gli gnocchetti che salgono a galla prendeteli con una schiumarola e metteteli nella padella.
Gli gnocchetti al di là di quello che è scritto sulla confezione hanno una cottura molto rapida, se li fate cuocere troppo risulteranno molli e appiccicosi ToT
Pertanto anche la cottura in padella dovrà essere giusto di qualche secondo e non di più!
Impiattate con una spruzzata di prezzemolo fresco e Buon Appetito!!
Gli gnocchetti al salmone sono uno dei piatti preferiti di mia sorella che quando non li trova nei ristoranti va puntualmente in crisi ahahahahah!!!!
Non so se vi avevo detto che ho anche una grande passione per i manga oltre che per gli anime.
Uno dei miei manga preferiti in assoluto è "Haikarasan ga tooru". Fin da bambina mi è sempre piaciuto moltissimo e il mio cuoricino romanticoso batteva all'idea di sapere come andava a finire la storia. Fatto sta che non riuscivo mai a vederne il finale, visto che lo seguivo in televisione e poi quando fui un po' cresciuta, circa 14 anni, riuscii a farmi registrare l'ultima puntata dell'anime che confesso mi fece restare un po' male perchè è molto ma moooolto sbrigativa -_-
Solo in seguito scoprii il mondo dei manga e così quando nel nostro Paese cominciarono la pubblicazione mensile di questo manga (andavo ancora a scuola che bei tempi!) io non me lo feci assolutamente scappare e fu così che lessi una delle storie più belle che nei manga si siano scritte.
Oltre la bellezza della storia, ci sono altri due motivi per cui questo manga mi è particolarmente caro.
Il primo è che quando ero più piccola avevo una terribile paura di dormire al buio, non riuscivo a dormire in nessun modo. Così mi abituai a restare sveglia mentre gli altri dormivano cercando il modo di non avere paura. Potrà sembrarvi incredibile ma fu proprio la storia di questo manga a venirmi in aiuto la prima volta. Ricordo che il pomeriggio ne avevo visto una puntata e fremevo dalla voglia di sapere come andasse avanti. Quando arrivò la sera e fu il momento di andare a dormire come al solito me ne stavo con gli occhi spalancati a guardare il buio sopra di me e ad ascoltare tutti i rumori che c'erano intorno. Mi sforzavo di non pensare a tutte le storie dell'orrore che avevo sentito in tutta la mia vita e che improvvisamente sembravano affollarsi tutte insieme nel mio cervello e mi sforzavo anche di restare al buio resistendo all'impulso di svegliare i miei genitori, o anche solamente mia sorella più piccola che mi dormiva accanto.
Fu così che cominciai ad inventarmi delle storie e la prima fu proprio quella riguardante il seguito della puntata che volevo tanto vedere. Immaginai una storia fantastica, sul possibile continuo, con il mio animo ingenuamente romantico da ragazzina. E senza nemmeno accorgermene i minuti cominciarono a passare e così le ore fino a quando non mi addormentai.
Sapete come andò a finire? Che non ebbi più paura di dormire al buio. Aspettavo la sera perchè sapevo che sola nel mio letto e nel silenzio della notte potevo creare le mie storie e viverle senza che nessuno mi potesse disturbare e alcune volte, nonostante il giorno dopo avessi scuola, intorno a me si faceva giorno mentre ancora volavo con la fantasia. ^__^
Il secondo motivo riguarda il fatto che in qualche modo e forse non sono stata l'unica ad averlo fatto, ogni volta che vedevo un cartone animato, o un film, o leggevo un libro mi immedesimavo con il personaggio della protagonista ed immaginavo di essere lei in qualche modo, desideravo di essere lei.
Le protagoniste erano tutte sempre così belle, femminili, ammirate da tutti e di loro si innamoravano sempre i classici pirati, o belli e dannati, oppure ragazzi un po' rustici che poi si rivelavano attenti e che piacevano sempre a tutte le ragazze. E così mi chiedevo, sempre nella mia ingenuità di ragazzina, se io non assomigliassi davvero ad una di quelle protagoniste, illudendomi forse che un'ipotetica somiglianza significasse anche per me una storia altrettanto bella.
Una sera che ero a letto e parlavo come sempre con mia sorella minore prima di dormire, fu così che io le feci questa domanda : "Secondo te, di tutte le protagoniste di storie e cartoni che abbiamo visto, io a chi assomiglio?"
Lei a bruciapelo mi rispose senza esitazione "A mademoiselle Anne".
Confesso che lì per lì ci rimasi male. Ma davvero! E' vero che la storia è una delle mie preferite, ma onestamente non è quella che mi sceglierei di vivere! Anne era la classica anti-eroina. Tutto il contrario di quello che io avevo sempre sognato di essere : non bella, non femminile, che somigliava al padre, dai tratti mascolini e maschiaccio, a cui piaceva bere il vino e i liquori, che diceva sempre quello che pensava senza essere un esempio di moderazione, che alzava la voce e si arrabbiava se non le si dava ragione, una bisbetica un po' femminista insomma.
Ci rimasi male eccome! Anne non era quello che io avrei voluto essere e Shinobu non era esattamente il pirata che sognavo, così gentile, biondo, occhi azzurri e candido! Io che sognavo tipi impetuosi e su moto sfreccianti!
Solo con il passare del tempo ed ora che sono cresciuta, riconosco che mia sorella come sempre, ha un occhio davvero acuto. Probabilmente Anne è davvero il personaggio che, con le dovute cautele visto che si tratta sempre di un manga, mi somiglia di più e vedendo che cos'è la mia vita oggi così come la mia occupazione posso dire che non ci avrei mai creduto a chi me lo avesse detto ieri ^___^
Mi manca solo Shinobu al momento.....anche se il tipo biondo occhioni azzurri, pacato e gentile continua a non piacermi ..... -___-
Ad ogni modo ecco i due motivi che mi spingono ad amare questa storia in modo particolare ^__^
Ed ora passiamo a descrivervene la trama ehehehehe
Benio è una ragazza che da poco è entrata nell'età adulta e sogna una vita piena di amore e di grandi avventure. La sua natura non è quella di tutte le altre ragazze della sua età ma crede fermamente nei diritti delle donne e nell'emancipazione femminile, quindi pur aspettando il grande amore, allo stesso tempo vuole essere indipendente e responsabile per la propria vita.
Perciò come credete che reagirà quando suo padre le comunica che presto dovrà onorare un fidanzamento combinato e convolare a nozze con il Conte di Ijuin?
Tutti i sogni della nostra "ragazza alla moda" si sciolgono come neve al sole. La nostra Benio è fermamente contraria al fidanzamento e soprattutto al suo futuro fidanzato che a suo modo di vedere non solo è troppo bello, ma troppo effemminato, troppo pacato e anche troppo ironico...il più delle volte a sue spese! Il che fa spesso arrabbiare la nostra protagonista che ha un bel caratterino ed è non poco permalosa!
Tra un evento e l'altro la nostra cara Benio capisce che non riuscirà a far cambiare idea al bel Shinobu, questo il nome del suo fidanzato, riguardo il fidanzamento che lei vorrebbe invece rompere.
La ragazza non se ne fa una ragione e non capisce come mai un ragazzo, bello, ricco e con tantissime ragazze che gli muoiono dietro voglia sposare proprio lei.
Questi le risponde che il suo unico desiderio è realizzare il sogno di sua nonna che da tutta la vita desidera che le loro due famiglie possano unirsi in una sola. Infatti la nonna di Shinobu ed il nonno della nostra Benio in gioventù si erano amati moltissimo ma furono costretti dalle convenzioni sociali, in quanto la contessa era nobile mentre il nonno di Benio non lo era, a separarsi, promettendosi però che un giorno le loro due famiglie si sarebbero riunite. Pertanto il desiderio di Shinobu in breve è unicamente quello di fare contenta sua nonna!
Benio ovviamente non è affatto soddisfatta della risposta e così fa del suo meglio per riuscire a rompere il fidanzamento.
A tutto questo si aggiunge il migliore amico della nostra protagonista innamorato fin da bambino della stessa e la migliore amica, sempre di Benio, innamoratissima proprio del suo ipotetico fidanzato!
Le cose sembrano proprio essere un disastro ma con il tempo però, come succede sempre, tra Benio e il nostro Shinobu sboccia un sentimento sincero anche se oscuro è il futuro con l'incombere della I Guerra Mondiale sulla scena....
Potrebbe sembrare questa una rivisitazione, in chiave molto comica, de "La Bisbetica Domata" di Shakespeare. Anche se la nostra Benio è molto più allegra e simpatica e il nostro caro Shinobu molto più tranquillo e temperato!
Un manga, bello divertente, con una protagonista fuori del comune e tanti personaggi ai quali ci si affeziona e che non sono mai del tutto negativi o positivi.
Una grande storia, un grande cartone animato e un grande manga. Per chi non lo avesse mai letto è sicuramente un must!!
Qui sotto vi metto la sigla del cartone animato che sono sicura molti di voi si ricorderanno ^___^
Stavo facendo un giro in rete così a tempo perso, è domenica e mi stavo crogiolando in un dolce far niente mentre il mio pensiero correva giù alla mousse al cioccolato che ho comprato questa mattina dal pasticcere e di cui dopo mangerò una fetta eheheheheh *__*
Mannaggia alla dieta! ToT
Ad ogni modo mentre giravo e gironzolavo mi sono imbattuta in un vecchio articolo del "Corriere della Sera" che riportava le "Urban Legends" ovvero le "Leggende Metropolitane" più famose.
Così ho deciso di scrivervi qui quello che ho letto in giro e che ho scoperto.
Come sicuramente saprete, le così-dette leggende metropolitane sono delle storie popolari inerenti a fatti avvenuti negli anni passati e che con il passare del tempo hanno assunto toni di storie horror e noir. Su questo tema è stata tratta anche una famosa serie di film horror dal titolo "Urban Legends" appunto che espone tutte le leggende metropolitane spaventose che si conoscono.
Di seguito vi elenco quelle che ho trovato e che mi sono apparse non solo le più famose ma anche le più suggestive.
Alligatori nelle Fogne di New York
A quanto sembra questa leggenda metropolitana va in giro fin dagli anni '30, quando sul New York Times apparve la notizia dell'avvistamento del simpatico coccodrillo nelle fogne della città. Fin da quel momento vi furono numerosi avvisamenti dei verdi animali nel contesto fogne ed ancora oggi ci sono newyorkesi che credono che un giorno o l'altro vedranno spuntare qualche alligatore dal proprio wc di casa!
La leggenda di Bloody Mary
In questo caso la leggenda racconta invece che se ci si mette davanti ad uno specchio illuminato solo da una candela e si pronuncia a voce alta per tre volte il nome di "Bloody Mary", allora alla propria sinistra comparirà lo spirito di una donna che sfigurerà il malcapitato o la malcapitata di turno con le proprie unghie affilatissime.
Per questa storia in particolare ci sono due versioni sull'identità dello spirito della donna, c'è chi sostiene che "Bloody Mary" sia la regina Maria di Scozia, ovvero colei conosciuta come "Maria la Sanguinaria" che fece uccidere più di 300 persone che si opponevano alla sua religione.
Altri sostengono che lo spirito appartenga a una ragazza di nome Maria Worth. La giovane in seguito ad un incidente rimase sfigurata e da quel momento non le fu mai più permesso di guardarsi ad uno specchio, fino a quando un giorno di sfuggita riuscì ad intravedere la propria immagine, si narra che la ragazza ne rimase talmente orripilata che alla sua morte giurò che avrebbe inflitto la stessa sorte a chiunque avesse osato pronunciare il suo nome davanti ad uno specchio.
Il Fantasma Autostoppista
Altra famosa leggenda metropolitana è quella del "Fantasma Autostoppista".
La storia che si narra è quella di un giovane automobolista che un giorno vede una giovane ragazza fare l'autostop sul ciglio della strada. Vedendola in difficoltà il ragazzo si ferma e decide di darle un passaggio. Durante il tempo del tragitto che i due trascorrono insieme, chiaccherano e si comportano come due normali persone che sembrano fare persino amicizia e che forse si piacciono anche un po'.
Il ragazzo fa scendere la giovane donna giunta a destinazione e i due si salutano. Solo più tardi lui si accorge che la ragazza ha dimenticato la propria giacca nella sua macchina così il giorno dopo ritorna alla casa dove l'aveva accompagnata per restituirgliela. Gli apre la madre della giovane, che alla richiesta del ragazzo di restituire la giacca alla figlia che l'aveva dimenticata nella propria auto il giorno prima, gli fa una scioccante rivelazione : sua figlia è già morta da molti anni.
In tal senso pare che anche in questo caso ci siano alcune varianti rispetto alla storia originale infatti i casi sarebbero in tutto tre : il primo è quello descritto nella storia di sopra, ovvero il fantasma che chiede un passaggio e lascia il suo accompagnatore una volta giunto a destinazione; nel secondo caso abbiamo il fantasma che uccide il proprio samaritano e nell'ultimo caso il fantasma dopo essere salito in macchina fa compagnia al proprio malcapitato ed ignaro compagno fino al punto della strada in cui ha perso la vita provocando un altro incidende. A questa tipologia appartiene il video che ho postato poco sopra, in cui nel video (che si spaccia per vero!) riguarda il fantasma di una ragazza di nome Teresa Fidalgo di origine spagnola e che a quanto pare fa morire, provocando un incidente, tutti coloro che le danno un passaggio.
Il WC Chimico
In quest'altro racconto abbiamo un povero sventurato boy-scout che nel mezzo della notte si sveglia per andare al bagno invece di restarsene a dormire e magari farsela sotto....Ad ogni modo questi arriva ad un bagno all'aperto del quale decide di servirsi per dare sfogo alla natura. Purtroppo però per lui, il bagno in questione era stato riempito di sostanze chimiche che non solo avrebbero eliminato i resti dei bisogni ma anche lo stesso ragazzo!
La storia continua con chi testimonia che il giorno dopo ha trovato nei pressi del bagno killer gli occhiali e il pigiama del povero boy-scout!
La Babysitter nella casa isolata
Altro mito metropolitano è quello della "Babysitter nella casa isolata". Da questa leggenda metropolitana è stata di fatto tratta la famosa serie cinematografica di Wess Craven "Scream" e non solo sempre alla stessa si rifà anche il famoso film "Chiamata da uno sconosiuto".
La storia narrata è quella di una giovane babysitter che si ritrova in casa da sola con due bambini da accudire. Per buona parte della serata il tutto sembra normale quando improvvisamente il telefono comincia a squillare. Quando la ragazza risponde dall'altro capo non c'è risposta solo il respiro di qualcuno. Convinta che si tratti di uno scherzo la giovane interrompe la telefonata. Dopo un po' di tempo il telefono squilla di nuovo e ancora una volta all'altro capo non si sente nulla eccetto che un respiro. Il gioco va avanti così per un po' fino a quando la ragazza convinta che sia uno scherzo di uno dei suoi amici o del suo ragazzo chiede al tipo della telefonata di smetterla ed è allora che le risponde una voce maschile. L'uomo che risponde minaccia la ragazza dicendole che entro la fine della serata l'avrebbe uccisa. A questo punto consapevole di aver parlato con uno squilibrato la giovane chiama la polizia per avvertirli della cosa, i bravi poliziotti le intimano di chiudere tutto porte e finestre ed aspettare il loro arrivo. La ragazza segue le loro istruzioni si chiude nella casa ed aspetta. Quando però arrivano i poliziotti davanti ai loro occhi appare una macabra scena : il killer al momento delle telefonate si trovava già in casa e loro ritrovano solo i corpi senza vita della ragazza e dei due bambini.
Autocombustione Umana
La prossima leggenda metropolitana riguarda un fatto che da molti anni riscuote stupore generale, ovvero quello della "Combustione Umana Spontanea".
Secondo fonti accertate sono più di 200 i casi di combusione umana spontanea accertata in quasi tre secoli. Basta digitarne il nome in internet, per esempio in google immagini, per trovarsi davanti alle immagini raccapricciati dei soggetti, o meglio, dei resti delle vittime soggette a questo evento.
Ancora oggi non esiste una spiegazione accertata di questo fenomeno, c'è chi sostiene che si tratti di una reazione psicosomatica, altri che parlano di un oggetto che stimola l'energia cinetica al punto da provocare una esplosione che porta la vittima in fiamme.
Fatto sta che le caratteristiche sono uguali per tutti i malcapitati, il rumore di un'esplosione che incendia la vittima che in breve tempo viene consumata dal fuoco. Una delle storie che mi ha dato più da pensare tra quelle che ho letto è stata quella di Helen Conway un’abitante di Delaware County, Pennsylvania, che fu soggetta a questo fenomeno l'8 novembre del 1964.
I suoi resti furono rinvenuti nella sua camera da letto. Stando alle testimonianze la nipote era entrata nella camera della nonna per salutarla, subito dopo esserne uscita sentii uno strano rumore e ritornò subito indietro. Riaperta la porta della camera aveva visto la signora Conway bruciare. La polizia archiviò il caso dando la responsabilità ad una sigaretta spenta in modo poco accorto, ma la nipote continuò sempre a dichiarare che non era possibile che si fosse trattato di una sigaretta.
La mano leccata
Tempo fa su sky, il canale era il Fantasy mi pare, mandarono in onda un film che era l'insieme di alcuni racconti di orrore. Uno di questi racconti era di fatto una leggenda metropolitana.
Il fatto racconta la storia di una bambina che aveva paura di dormire da sola di notte e al buio. Un giorno per superare la paura la piccola porta con sè in camera il proprio cane che si mette a dormire per terra accanto al letto della propria padroncina.
Durante la notte la bambina spaventata dal buio spalancava gli occhi ad ogni minimo rumore che avvertiva nella sua stanza e allungava la mano verso il suo cagnolino che dormiva ai piedi del suo letto, nel far questo la sua paura svaniva subito perchè il suo fedele compagno era sempre lì pronto a leccarle la mano rassicurante ogni volta che lei si svegliava al buio.
Il giorno dopo la ragazzina si sveglia e cerca il suo fido amico ai piedi del letto che però stranamente non trova. Senza pensarci va in bagno come tutte le mattine e lì fa una raccapricciante scoperta : appesa al bastone della doccia c'è la testa mozzata del suo cagnolino e sullo specchio la ragazzina legge queste parole agghiaccianti scritte con il sangue del povero animale "anche gli uomini sanno leccare".
Il vincitore della lotteria suicida
Questa storia riguarda lo sfortunato vincitore di una lotteria inglese. L'uomo era un grande giocatore e in tal senso comprava sempre da molti anni tutti i biglietti di ogni lotteria disponibile senza perdersi mai un'estrazione.
Un giorno, dopo tanti anni di giocate, l'uomo che si trovava in un bar a bere con gli amici, si accorge di avere tra le mani il biglietto vincente. Preso da grande euforia passa il biglietto ai suoi amici per farlo vedere, il fortunato biglietto passa così di mano in mano fino a quando ritorna al nostro vincitore il quale si accorge però che non si tratta del biglietto vincente. Convinto che uno dei suoi amici abbia scambiato i biglietti, l'uomo preso da una grande furia uccide tutti i clienti del bar per poi gettarsi da un ponte nel fiume. Il mistero di questa storia sta nel fatto che il biglietto vincente non fu mai ritrovato...
Macchina senza fari
Ultima leggenda metropolitana che ho deciso di citare è quella della "Macchina senza fari".
A quanto si racconta per le strade c'è una macchina che di notte cammina per le superstrade e autostrade con i fari spenti. Quando un malcapitato automobilista decide di fare segno all'auto di accendere i fari, ha in realtà decretato la propria condanna a morte.
La macchina assassina inseguirà il nostro povero sfortunato autista fino a quando non riuscirà a provocarne la morte con un incidente riducendo anche i fari della sua auto a spegnersi per sempre.
Bene e con questa chiudo la carrellata di "Urban Legends" che vi ho esposto. Ho deciso di metterne nove in tutto perchè da sempre il triplo del numero tre è magico...quindi ho pensato che era giusto restare in tema....
Dopo l'esilarante finesettimana al Circeo con tanto di cena col delitto ( dove mi sono divertita moltissimo per chi non l'avesse mai fatto e ami i gialli la consiglio!!) sono stata piuttosto impegnata, tra lavoro e altre mille piccole cose... ;__;
Quindi come avete visto e anche come mi è stato fatto notare non ho scritto sul mio blog...sorry!
Tra le tante cose si da il caso che dopo una visita terrificante dal dentista che mi costerà bei soldini... :(
mi si è fatto avanti un altro piccolo evento che avevo accantonato ovvero la mia partecipazione al "Tour music fest"
In effetti io canticchio un po'...non sono niente di troppo speciale, ma me la cavo non tanto male, anzi a detta di alcuni abbastanza bene. Quindi vista la mia, a gennaio, veneranda età quest'anno ho deciso di smetterla di cantare nello scantinato sotto casa, avendo come unici spettatori i cani, i gatti e quei poveri malcapitati dei miei familiari, con annessa vicina..., e mi sono iscritta al contest in un momento particolare di follia, per la cronaca ero a a lavoro e ho seguito l'ispirazione dell'attimo fuggente che passa. Ogni tanto mi capita sapete...di solito sono una persona normale e "timorata di Dio" come dicevano i nostri nonni, ma ogni tanto impazzisco e faccio cose che non stanno nè in cielo nè in terra e solo dopo mi accorgo di quanto siano state ridicole. Questa è una di quelle.
Così dopo la mia iscrizione mi ritrovai ad affrontare la prima fase del contest. Vi faccio immaginare la scena, mai fatto niente di simile in vita mia, l'unico pseudo-concorso di paese si era concluso con un mio clamoroso fallimento, corredato di stonatura plateale, quindi ero non terrorizzata ma praticamente atterrita. La voce non andava bene, l'emozione non andava bene, niente andava bene!
Mi sono presentata con "I will Always Love You" canzone che nel 90% dei casi mi viene una meraviglia interpretazione compresa ma che al momento della prova sembrava che la stesse cantando un baccalà sottosale!! Quindi i commenti alla mia performance non sono stati proprio lusinghieri...
Fatto sta che nella prima fase si dovevano pagare ben 90 euri per passare alla seconda e quindi sono passata...detto tra noi credo che facciano passare praticamente tutti...in fondo alla fine con cosa lo finanziano il contest? eheheheh
Ad ogni modo arriviamo alla seconda fase, la quale si sarebbe dovuta svolgere il 20 ottobre.
Allora io mi ero preparata psicologicamente quando mi arriva una mail in cui mi comunicano che noooo non è il 20 ottobre la data ma il 28 settembre!! PANICO!
Ma come?! E che te la cambiano così??? O___O
Ad ogni modo arriviamo alla settimana della prova...ora della prova le 5 del pomeriggio, ora in cui stacco io da lavoro le 4 del pomeriggio, ora in cui mi sveglio la mattina per andare a lavoro le 5 del mattino, possibilità di prendermi un giorno...nessuna perchè il giorno di ferie mi serviva per gli esami universitari che facevo il 30 settembre ovvero...due giorni dopo!
Chiamo per farmi spostare l'ora della prova ma niente da fare...così mi rassegno al mio triste destino.
La domenica prima del mercoledì designato comincia il mal di denti...(mi pare ovvio no?) così lunedì devo prendere un giorno di malattia per andare dal dentista...dove il dente sciagurato e portatore di sventura mi viene con sommo dolore tirato con 4 litri di anestesia in corpo... ;__;
Il martedì sono ancora in coma e sotto antidolorifici...solo muovere la bocca mi fa male...imperterrita tento comunque di provare le canzoni che avevo deciso di portare...l'esito è misero...
Il mercoledì sembro ancora una dei superstiti di "28 giorni dopo" senza il virus. Vado a lavoro con un sacchetto dove ho portato il mio cambio (una maglietta diversa e più casual...-__-).
Ovviamente proprio quel giorno a lavoro ci sono diverse cose da fare così senza che nemmeno me ne accorga ecco che si fanno le 3 e mezza. Come un fulmine corro in bagno e cerco di cambiarmi...per poi letteralmente volare alla macchina dove mi stanno aspettando per accompagnarmi al provino.
Come una folle metto le basi nel lettore dell'auto e cerco di provare le canzoni e scaldare la voce, metre chiusa dentro con un caldo bestiale, la gente da fuori mi guarda chiedendosi in che ospedale psichiatrico stiano portando quella tipa che urla come una pazza. Le canzoni non riescono come vorrei ed io sono stanca, affamata, morta di sonno, dolorante e solo desiderosa di essere in qualunque altro posto tranne che lì dove mi trovo. Inizio a maledirmi perchè avevo deciso di non andare ma alla fine mi ero fatta convincere etc. etc.
Morale della favola arrivo con netto anticipo e fortuna delle fortune...sono la prima del mio turno!! Yuppi!! Praticamente ero talmente su di giri dalla gioia che rispetto al mio umore il pavimento era l'ultimo piano dell'Empire State Building!
Così mi metto in attesa e lì incontro una ragazza che inizia a parlare ....io allora penso "Evvai così mi distraggo un po'"....col cavolo!
Manco apre bocca che questa comincia a dire che il concorso è una montatura che l'ha fatto anche lei ma che è stata bloccata subito alla seconda fase e continua con l'elencazione di una serie di concorsi farsa dove le hanno fregato solo un sacco di soldi e rifilato una marea di fregature!!
Poco prima avevo pensato di non poter stare peggio...ebbene sappiatelo...c'è sempre di peggio!!! XD
Dopo avermi augurato in bocca al lupo la tipa si allontana e quasi simultaneamente viene chiamato il mio nome!! E ti pareva!
Entro...tesa come una corda di violino, davanti a me tre persone alla mia destra il fonico, e a sorpresa una videocamera che riprendeva ogni mio movimento!
Dopo un sound-check lampo, vado con la prima canzone "La voce del silenzio" di Mina. Non storcete il naso...lo so che è vecchiotta ma è pur sempre una grande canzone e poi non l'ho scelta io....ma qualcuno l'ha scelta per me...
Finita la musica, la prima è andata e aspetto quello che hanno da dirmi...mi chiedono di fare la seconda canzone "a cappella" e lì me la rido dentro perchè cantare senza la base è come invitarmi a nozze!!!
Finisce anche il secondo pezzo e mi dicono che i risultati li avrò solo il 28 ottobre!! Cosa?!
E va be'...penso, meglio non avere subito la bruciante notizia di essere stata scartata senza possibilità di appello o di una chiamata da casa...
Prima di andare via mi hanno dato un pacchetto con dentro la prova che avevo appena fatto registrata su un minidvd e un cd con le foto che mi avevano fatto unita ad una tessera che mi da il 10% di sconto in tutti i negozi di musica.
Be' almeno non me ne sono andata a casa a mani vuote....
Ho rivisto il video...be'...oltre vedermi come una specie di balenottero obeso...non sono andata tanto male ^___^
Anche se so che è inutile tengo comunque le dita incrociate per il 28 ottobre...fate il tifo per me!!