martedì 25 febbraio 2014

Cloud Atlas

Pubblicato da Sae alle 06:52



"Le nostre vite non sono nostre.
Siamo uniti gli uni agli altri, passato e presente,
e ogni nostro crimine o gentilezza, costruisce il nostro futuro"


Era qualche tempo che volevo vedere questo film dei fratelli Wachowski, premesso che loro mi piacciono abbastanza, infatti ho apprezzato moltissimo Matrix, il primo capitolo intendiamoci, e ho letteralmente amato la loro trasposizione del fumetto di Alan Moore "V per Vendetta", quindi non potevo lasciarmi scappare questo film che tra le altre cose ha un cast veramente notevole. 

Il motivo per cui fino a ora non l'avevo ancora visto era che il trailer non permetteva di capire molto, anche se ora ne so il perché. 
Del resto sarebbe stato riduttivo pubblicizzare il film in modo consono, in quanto ogni tipo di reclame o pubblicità che ne fosse stata fatta avrebbe creato preconcetti che ne avrebbero poi viziato la visione. 
E ci riallacciamo al motivo della mia tardiva visione. In quanto dovunque leggessi pareri sulla pellicola le persone che l'avevano visto si dividevano in coloro che lo amavano e coloro che lo odiavano.

Procediamo dunque.

I Wachowski hanno tenuto il più stretto riserbo riguardo questo film fin quasi al momento della proiezione nelle sale. 
Credo di capire il perché di questa scelta, in realtà Cloud Atlas è un film molto particolare, a dire il vero non credo di aver mai visto nulla di silmile prima. 
Se nella parte futuristica del film i due registi avessero evitato un ovvio riferimento al loro "Matrix" facendola un po' più semplice, si fossero chiamati Peter Jackson, James Cameron, Spielberg o Nolan e avessero affrontato un tema più convenzionale limando qualche sbavatura, sicuramente qualche nomination all'Accademy l'avrebbero ricevuta. 
Ma come sempre in questi casi l'originalità non paga, non ci stupisce che Cameron abbia vinto il suo oscar con un film come Titanic, che sarà anche un film eccellente ma che non si può dire abbia una sceneggiatura meno che banale. 

Però torniamo al nostro Cloud Atlas, il quale in realtà è l'adattamento cinematografico del libro "L'atlante delle nuvole" di David Mitchell e se il libro è complesso anche solo la metà di quello che credo sia, allora l'impresa posta in essere con il film è stata quanto meno ambiziosa. 

A questo punto dovrei dirvi di cosa tratta la storia, o meglio di cosa trattano le storie
Eh sì, perché qui di storia non c'è n'è una sola ma ben sei e tutte ambientate in periodi storici differenti. 

Dovrei dire che si tratta di un amore che vincendo il passare del tempo continua a ritrovarsi nel circolo in continua evoluzione delle reincarnazioni?

 Potrebbe essere, ma non è solo questo.

Allora dovrei forse dire, che si tratta della storia della natura umana e della sua evoluzione nel corso dei secoli di decisioni, e azioni perpetrati dall'uomo?

Potrebbe essere, ma non è nemmeno soltanto questo.

Quindi che tipo di film è Cloud Atlas? E direi che questa è una bella domanda. :)

Se dovessi definirlo e incanalarlo in una categoria ebbene non potrei dire che sia un film storico, thriller, drammatico, romantico, fantascientifico o altro.
E allora che film è Cloud Atlas e cosa deve aspttarsi lo spettatore che vuole vederlo?

Io credo di poter dire, che questo film è in realtà un viaggio. Un viaggio in noi stessi. Penso sia questo che volesse l'autore del libro o quanto meno i registi del film.  

Guardiamo da spettatori le vicende intrecciate di tanti personaggi, destini che si rincorrono nel corso delle epoche e della storia, e che non fanno altro che raccontare quello che è la vita per ognuno di noi. Il peso della scelta che ogni giorno, quotidianamente, ci troviamo ad affrontare e che cambia il nostro cammino e destino di minuto in secondo. 
C'è la storia di Adam, Robert, Luisa, Timothy, Somni e Zachry, ma in realtà è la nostra storia quella che ci vogliono mostrare i registi, tinta forse con un po' di idealismo esagerato e con qualche banalità qui e là, forse avrebbero potuto tralasciare qualcosa, ma l'itento, quello di sicuro era poetico.

Tornando a noi, ottima l'interpretazione degli attori tutti, se dovessi dire che qualcuno è stato più bravo di un altro non credo che potrei farlo, la prova è stata equilibrata da parte di tutti e credo che questa sia stata una cosa essenziale per la riuscita della pellicola, infatti se solo uno avesse sovrastato l'altro, il castello di carte su cui è costruito il tutto sarebbe crollato miseramente. 
Ottimi, come sempre quanto si parla di fratelli Wachowski, gli effetti speciali. Il trucco superlativo, insomma il modo in cui hanno trasformato Hugo Weaving in donna è stato geniale, quando l'ho visto a momenti morivo dal ridere!
Della sceneggiatura ne ho già parlato in abbondanza, originale senza ombra di dubbio e ben fatta. 

Per buona parte della durata della pellicola lo spettatore potrebbe sentirsi disorientato, e non riuscire ad afferrare lo strano incastrarsi degli eventi che gli vengono mostrati. Poi alla fine potrebbe anche chiedersi, che cosa abbia visto per quasi due ore, ma è proprio a quel punto che ecco... come una stella cadente che illumini il cielo per un secondo... "Ah... era questo"
Magari dopo ne perderà nuovamente il significato... ma quell'attimo era tutto ciò che contava e quello che volevano i registi. 

 Chi legge chi? Alla fine siamo tutti lettori.


Ora ne consiglio o meno la visione? 
Ebbene, io ve la consiglio se siete amanti del cinema, perché se lo siete non potete perdere questo esempio di cinematografia, potrà piacervi oppure no, ma dovete vederlo. 

Se invece cercate una banale storia sulla reincarnazione e l'amore che lotta contro i secoli del tempo, non è il film che fa per voi.

A voi la scelta.  :)

"Cos'è l'oceano se non una moltitudine di gocce?"
Adam Ewing  

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