lunedì 20 agosto 2012

The dark hours

Pubblicato da Sae alle 12:18

Ieri sera insieme a mia sorella e al suo ragazzo dopo cena abbiamo visto questo film. Non è che l'avessimo proprio scelto a dire la verità, si trattava di un titolo che avevo messo da parte io un bel po' di tempo fa in attesa di vederlo. 
Dal momento che ieri sono stata in parte impegnata a cucinare non avevo avuto il tempo di trovare anche un film a visione garantita e così ho spolverato il mio vecchio hard disk per vedere quali meraviglie poteva offrire. 
Alla fine di meraviglia non ne ha offerta nemmeno una. 
Ad ogni modo tra questo e "Fingerprints" abbiamo scelto questo. 

"Sai perchè ci si pizzica per capire se stai dormendo o no?" Questa era la frase esplicativa del film e che quando sono andata in giro a cercarne la trama mi ha incuriosita, tanto che non ho più letto la trama dopo. :(
La storia del film è presto detta. Samantha è una affermata psichiatra che lavora in una struttura riabilitativa per criminali con gravi turbe psichiche. Purtroppo da circa due anni alla donna è stato diagnosticato un raro tumore al cervello che negli ultimi tempi ha cominciato a progredire. 
In vista del finesettimana lei suo marito e sua sorella si riuniscono nella casa di montagna della coppia. Tutto sembra procedere per il meglio quando, come da classico manuale di film horror ecco che qualcuno bussa alla loro porta in cerca di aiuto.  Da quel momento per i tre cominceranno delle ore davvero oscure. 

Il tema del film non è male a dire il vero. Anche la regia non è propriamente malvagia quello che fa perdere punti e molti alla pellicola è l'ovvia scarsità di budget con cui è stata realizzata e un montaggio che ha reso in molti tratti nebuloso comprendere la naturale storia che ci veniva narrata. Ma come spesso succede nei tentativi "primi" se così vogliamo dire, il tentativo di disorientare il lettore per soprenderlo con un finale inaspettato non è riuscito nemmeno per un secondo. Personalmente avevo capito il fine del film, che risulta a discapito di tutto piuttosto ovvio, fin dai primi venti minuti di visione. 
Gli attori non sono poi così bravi, ma questo ovviamente si paragona agli standard a cui siamo abituati di cinema holliwoodiano non sempre proprio il migliore comunque. 
A volte nel cinema indipendente si trovano vere perle di beltà...casistica questa che non comprende questo "The dark hours". 
Ad ogni modo nonostante non sia una pellicola di valore e sicuramente una di quelle di cui si può fare benissimo a meno, la cosa positiva è che nonostante tutto mantiene viva l'attenzione dello spettatore, creando nel contempo un senso sempre più vivo di disturbo e se vogliamo anche schifo, non necessariamente dovuto a scene splatter di cui non abbonda affatto al contrario. 
Quindi se proprio non avete niente di meglio da vedere e volete sperimentare la visione di un cinema diverso dai soliti americani potete avventurarvi alla visione di questa pellicola purchè siate ben consapevoli che non vedrete un film piacevolissimo o particolarmente meritevole. 
E forse riuscirete anche a capire perchè lo slogan del film non c'entri quasi niente con il film stesso....
"Perchè ci si dà un pizzicotto per capire se stai sognando?"....onestamente conoscevo la risposta anche senza la visione del film in questione. XD

Alla prox. 

Sae.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ahahahahahahah!!!! Oddio che mi hai fatto ricordare!! tropo forte sister...CAGATA DI FILM PAZZESCA!! ma nel complesso bella serata! ;)

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