giovedì 16 maggio 2013

Qualcuno volò sul nido del cuculo

Pubblicato da Sae alle 22:57




Orbene era molto tempo che volevo vedere questo film con il grande Jack Nicholson.
"Qualcuno volò sul nido del cuculo" in inglese "One Flew over the cucko's nest" è un film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita.
E' uno dei pochi film della storia del cinema a essersi aggiudicato tutti i premi più importanti vale a dire: miglior regia, miglior attore protagonista, migliore attrice protagonista, migliore sceneggiatura non originale e miglior film, insieme a questo solo "Accadde una notte" di Frank Capra e "Il silenzio degli innocenti" di Jonathan Demme hanno fatto lo stesso. 

La storia narra di un uomo, Randle Patrick McMurphy, che decide di fingersi pazzo al fine di scontare ciò che gli rimane della sua pena detentiva in un manicomio piuttosto che in carcere. 
Condannato per crimini di minore entità quali aggressione e furto, viene dunque inviato nell'Ospedale Psichiatrico di Stato di Salem

Al suo interno l'uomo troverà una rigida disciplina portata avanti dalla temibile infermiera Miss Ratched che rende la vita dei pazienti all'interno della struttura ospedaliera non molto diversa da quella di una vera prigione. 
E' così che McMurphy, che pazzo non lo è affatto, nota che non tutti coloro che sono "ospitati" all'interno di tale struttura sono propriamente folli, proprio per questo cercherà di spronare a vivere una vita vera e piena quelli che invece sono rinchiusi in una prigione di ignoranza e timore. 

"Qualcuno volò sul nido del cuculo" è un film che trascina con il suo ritmo incalzante, nonostante il tema trattato non sia dei più leggeri nè dei più semplici da esporre, la pellicola scorre via in modo semplice e senza nessun intoppo. 
L'intero cast è ottimamente diretto, Jack Nicholson ha probabilmente dato in questa occasione una delle sue migliori interpretazioni come Rundolph McMurphy, e così tutti gli altri attori che al tempo in cui il film è stato girato erano quasi degli sconosciuti come un giovanissimo Danny DeVito nel ruolo di Martini
Il cast è di grande qualità e si nota un lavoro enorme dietro le quinte che fa subito avvertire allo spettatore il grande affiatamento e la grande sintonia tra tutti gli attori.
L'attrice protagonista Louise Fletcher, scelta per la parte solo una settimana prima delle riprese, compie un lavoro magistrale nel ruolo di Miss Ratched, non è da meno di questo immenso Nicholson nemmeno per un secondo: i due si affrontano, fronteggiano, combattono in modo sottile e ostentato nello stesso tempo, creando un equilibrio che non sarebbe stato possibile avere se non si fossero eguagliati in bravura, cosa che se non fosse stata sarebbe stata un grande deficit per il film stesso. 
Quindi meritatissimi tutti e cinque gli oscar. 
Anche le musiche sono perfettamente adeguate a ogni situazione e costituiscono un ottimo supporto alle azioni degli interpreti, ottima la fotografia ed eccellente il montaggio. 
Un tema, quello esposto, difficile, molto pesante e anche terribilmente impegnativo e scabroso, che viene qui reso con la massima naturalezza senza appesantire eccessivamente i toni rischiando di rendere tutto troppo drammatico ed evitare così l'errore di cadere nella banalità, fino ad arrivare ad un finale agghiacciante nella sua poeticità.
Se anche volessi non credo che potrei trovare un difetto a questo piccolo capolavoro che merita a pieno titolo di essere stato scelto per la conservazione presso il National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti

Ultima info il film è stato tratto dal famoso romanzo omonimo di Ken Kesey, il quale dopo la sua personale esperienza quale volontario nell'Ospedale Psichiatrico di Palo Alto, decise di descrivere le brutalità a cui venivano sottoposti i pazienti.
Il titolo che nella traduzione italiana non rende bene il senso di ciò che voleva trasmettere l'autore può essere tradotto anche come "Qualcuno diventò pazzo" infatti cucko che in inglese significa letteralmente cuculo traslato metaforicamente può essere inteso anche come pazzo
C'è anche un'altra spiegazione al titolo, che vede McMurphy proprio come un agente estraneo che educa i piccoli di cuculo nel loro nido abbandonato spingendoli verso la vita, dove il nido in questo caso è lo stesso manicomio, il cuculo infatti in natura non alleva da solo i propri piccoli ma abbandona il proprio nido e lascia che siano gli altri ad occuparsi di loro. 
Personalmente io non credo molto in questa spiegazione e propendo per il significato che gioca sulla metafora di "pazzo" e "cuculo". 

In conclusione che vi piaccia o non vi piaccia il cinema, che siate o non siate appassionati di tale argomento, che vogliate o non vogliate guardarlo ebbene dovete farlo perchè questo è uno di quei film che hanno fatto la storia del cinema e che merita di essere guardato visto e compreso come come si farebbe con l'opera d'arte di uno dei più grandi pittori della storia. 

Buona visione e alla prox!

Sae.

1 commenti:

Unknown ha detto...

Quoto tutto quello che hai scritto.
Trovo che la metaforza pazzo/cuculo e la spiegazione a come il cuculo si comporta con il nido sia una stupenda perfetta coincidenza di un film altrettanto perfetto...voluta o no, io credo ad entrambe.
La colonna sonora del film penso sia di una sensibilita' unica, complimenti anche a quelle che hai scelto per la pagina.
Ciao !

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